Conviene ancora installare un impianto fotovoltaico?

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Più efficienza, minori tempi di recupero: il fotovoltaico che conviene

Per chi si affida alla rete elettrica tradizionale, il problema della produzione di energia non si pone: basta far costruire a casa un impianto elettrico per distribuire l’energia a prese e lampadine e collegarlo alla rete elettrica. Per chi invece vuole ricorrere al fotovoltaico domestico, oltre all’impianto di distribuzione dell’energia elettrica nei vari ambienti di casa, è necessario costruire la propria “centrale elettrica in miniatura”, con costi decisamente superiori. Poi, negli anni, il costo extra dell’installazione dei propri pannelli domestici viene ammortizzato grazie alla corrente gratis, ma i tempi di recupero sono sicuramente lunghi. Fino alla fine degli anni ’90 potevano volerci 10-20 anni per ammortizzare il costo di un impianto fotovoltaico. Poi i tempi di recupero hanno iniziato a scendere. 8 anni. 5 anni. 2 anni. Oggi il Perovskite Fotovoltaico mostra un’efficienza così alta da ridurre ulteriormente i tempi di recupero. Come funziona? Quali possono essere i nuovi tempi di ammortamento del costo di un impianto fotovoltaico?

Tempi più brevi: ma l’efficienza? Capiamo il Perovskite Fotovoltaico

Togliamoci subito la curiosità: con il Perovskite Fotovoltaico si potrebbe arrivare ad abbattere il tempo di rientro dell’investimento fino a portarlo ad appena 2-3 mesi. Se andiamo però a guardare le specifiche tecniche dei pannelli in Perovskite Fotovoltaico vediamo che hanno un’efficienza più bassa rispetto alla media dei pannelli fotovoltaici tradizionali. Come può essere quindi “più efficiente”? Lo spiegano i ricercatori della Northwestern University e dell’Argonne National Laboratory, che hanno condotto uno studio congiunto sui pannelli costruiti con questo nuovo materiale. La soluzione, spiegano i ricercatori, sta nel considerare l’intero processo produttivo, dall’estrazione dei materiali, attraverso tutta la lavorazione, fino allo smaltimento dei pannelli a fine vita. Se si guarda solo alla resa del pannello una volta installato, il Perovskite Fotovoltaico ha una resa del 9%, mentre i pannelli tradizionali in silicio arrivano all’11%. Se invece consideriamo tutto il processo, il Perovskite Fotovoltaico è superiore in ogni altro passaggio.

Perovskite, il fotovoltaico efficiente

Come si calcola l’efficienza dei pannelli? I ricercatori hanno eseguito una valutazione completa, che include anche tutti i passaggi prima e dopo la mera installazione a casa e l’uso domestico dei pannelli. Ne emerge un quadro vincente per il Perovskite Fotovoltaico. Questa nuova tecnologia permette di risparmiare energia anche nelle fasi di estrazione delle materie prime, purificazione, lavorazione, assemblaggio, fino allo smaltimento in discarica. Col processo dei pannelli di Perovskite l’impatto ecologico è estremamente ridotto. In pratica, il Perovskite Fotovoltaico richiede molta meno energia per venire prodotto, risultando più efficiente e meno inquinante. Guardare solo al dato della sua efficienza nella conversione dell’energia solare ad energia elettrica è un approccio riduttivo. Guardare all’intero ciclo produttivo invece fa capire al volo la convenienza. Per un bilancio completo sono stati analizzati anche i costi energetici ed ecologici dei dettagli, ad esempio elettrodi: nonostante l’oro sia un metallo non tossico, spesso preferito al piombo proprio per questo motivo, la sua estrazione e lavorazione dà origine a scorie molto più inquinanti.

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